lunedì 22 gennaio 2018
#Metoo
C’è qualcosa che ricorda la genuina sorpresa del marito manesco nelle reazioni che vengono dal Pd, dopo il no all’accordo in Lombardia da parte di Liberi e Uguali. Quel chiedersi perplessi, ma perché mi odi? Che ti ho fatto? E anche negli appelli dei padri nobili, che sembrano più i figli disperati delle coppie divorziate male, e che fantasticano di un’armonia familiare che non c’è mai stata. Un po’ come deciso da alcuni giudici di Torino, quello che è successo alla sinistra all’interno del Pd non configura il reato di maltrattamenti. In fondo una sberla ogni tanto non cagiona “un disagio continuo e incompatibile con le normali condizioni di vita” e perché si sarebbe trattato di “atti episodici” che erano accaduti “in contesti particolari.
Qualche voto di fiducia episodico, qualche legge particolare, anche rottamare la Costituzione non impediva le normali condizioni di vita. Per esempio Emiliano e Orlando pare siano ancora in discreta salute e Fassino è stato visto perfino un po’ più in carne.
Ma la cosa bella, almeno a leggere Gori, è la convinzione che l’odio sia una questione di gerarchie, di nomenklatura. Roba da D’Alema. E questo è davvero strano perché, anche a prescindere dal diverso atteggiamento nel Lazio, se qualcosa ci dicono i sondaggi, già in calo, per la formazione di Grasso è proprio che il potenziale elettorato è molto, ma molto, più incazzato rispetto a dirigenti che hanno trangugiato quasi tutto in questi anni, a partire dal novembre 2011 e fino alle più recenti votazioni sulla legge elettorale, almeno per quel che riguarda Boldrini.
Annegati nella loro colossale autocostruita fake news dei Mille giorni, i Democratici sono convinti che tutto questo un po’ sia piaciuto, che diceva di no ma ci stava, e poi sapessi come sono diffuse le fantasie di sottomissione. Per la gente in carne e ossa, invece, sono stati anni di diritti persi, di stipendi calanti o scomparsi, di lavori a tre mesi, tre settimane, tre giorni, pensioni che si allontanano come la tartaruga da Achille. Per cui, per questa rabbia immensa, come direbbe il Cyrano di Guccini, non basta copiare lo slogan di Corbyn, bisogna copiarne anche i comportamenti politici. “Instead of career they had causes”.
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