mercoledì 19 aprile 2017
La pillola rossa
Questo me lo hanno strappato dalle mani. Stavo leggendo l'ennesimo articolo sulle diseguaglianze e mi sono arenato sull'ennesima ripetizione della frase “ che hanno portato alla nascita dei populismi”. Ecco, signori, no. Non è questo che ha portato alla nascita dei populismi, qualunque cosa questa parola esprima a seconda delle diverse situazioni. Non sono le ineguaglianze. E' la scomparsa delle alternative non populiste per, non dico risolverle, ma affrontarle. Il populismo non è solo una reazione “antiscientifica” come, ad esempio, la mania anti vaccini che ci circonda. Non è solo un ritorno a credenze magico irrazionali, come l'affidarsi a un dio di fronte al fallimento inevitabile di una soluzione scientifica ad un problema di salute. E' anche il ricorso ad una medicina sapienziale, alternativa, prechimica, quando ti viene impedito l'accesso alle normali medicine che in parte funzionavano (anche se poi, alla fine, si muore comunque). Per quasi mezzo secolo si è lavorato, quasi esclusivamente, ad eliminare queste medicine, a stroncare ogni esperimento, a cancellare ogni prescrizione del farmaco anche in piccole dosi, partendo dall'assunto che se prendi 20 grammi di aspirina muori e quindi se ne prendi uno muori uguale. Gli esperimenti sono stati fatti finire coi carri armati dove si poteva(in Cile) con i mezzi della finanza dove non si poteva (nella Francia di Mitterand) con la moltiplicazione della minaccia nucleare quando serviva (nell'Urss di Gorbaciov) con lo snaturamento e la mutazione genetica di partiti e sindacati (ovunque). Tutto e sempre per cancellare chiunque e qualunque cosa volesse mettere in discussione i concetti di profitto e proprietà dei mezzi di produzione e parlare di redistribuzione e stato imprenditore. Può essere che fosse giusto così. Può essere, anzi è stato dimostrato, che la medicina nelle dosi prescritte dai sacri testi fosse talmente tossica e con tanti effetti collaterali negativi da far preferire la malattia. Ma ecco, sia chiaro, l'acqua che è stata buttata con il bambino dentro non era la malattia, era “una” cura. La malattia, di cui l'ineguaglianza è solo un sintomo, gli altri sono lo svuotamento della democrazia e la crisi climatica, è stata lasciata libera di espandersi. Dopodichè che i malati si affidino agli stregoni, a quelli che predicano l'odio per il diverso da Parigi a Istanbul, da Washington a Tora Bora, che si affidino a risposte così bizzarre e maleducate, signora mia, è solo una conseguenza. Ci rimpiangerete.
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