martedì 20 dicembre 2016
Sbucciando Cipolla
Chi ha avuto la pazienza di seguirmi sa che a me dei ladri e dei disonesti importa assai poco. Per questo quando vengo sollecitato dalle richieste di intervento su questo o quello scandalo non mi eccito. Un Marra o una Moretti, un tenebroso lascito della destra nell’amministrazione capitolina o una imbranata assenteista ladylike in Veneto mi strappano un ghigno o poco più. Non è politica è malcostume. Pago, con le mie tasse, giudici e finanzieri perchè se ne occupino. Quello che mi interessa è come la gente governa. E quindi mi interessa la dichiarazione di Poletti e non quella di Giachetti e mi interessa la bocciatura del bilancio del comune di Roma. Poletti perchè è un modo con cui la gente, magari obnubilata dalle tabelle istat e da quelle inps su occcupati, disoccupati e scoraggiati, può capire con chiarezza cosa il governo pensa dei lavoratori e dei giovani e perchè fa quel genere di politiche, magnificandole anche dopo la bocciatura referendaria. Il bilancio del comune di Roma affondato dai revisori perchè è la sconsolata ammissione della incompetenza elevata a virtù. Cioè del motivo per cui i 5 stelle hanno, in questo paese, appena il 25% e non, come sarebbe logico dato Poletti e tutti quegli altri, il 40. Sono ormai molti gli anni passati a raccontare di una pretesa superiorità morale che, cari ragazzi pentastellati, è ben poco difficile da rivendicare di fronte a questi politici di professione. Anni buttati a dirsi bravo dove ti riesce facile, invece di studiare umilmente le materie complicate per farsi trovare pronti all’amministrazione e al governo quando fosse stato necessario per il bene comune. E noi, qui, sempre costretti a scegliere nel bipolarismo di Carlo Cipolla tra gli stupidi e banditi
2 commenti:
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"Anni buttati a dirsi bravo dove ti riesce facile, invece di studiare umilmente le materie complicate per farsi trovare pronti all’amministrazione e al governo quando fosse stato necessario per il bene comune." Io questa frase la incornicerei e la appenderei in ogni classe di ogni scuola e grado. Sopra, sotto o di fianco al crocefisso o al non crocifisso, poco importa.
RispondiEliminaGià, non basta l'onestà.
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